Raramente capita di imbattersi nell’opportunità di mettere d’accordo due categorie tra loro contrapposte, questo è il caso della locazione a canone concordato

Per chi non lo conoscesse l’affitto a canone concordato garantisce ampie agevolazioni fiscali al locatore, quali lo sgravio della cedolare dal 21%al 10% oltre ad una riduzione minima dell’imposta IMU del 25%, consentendo una richiesta in termini di canone di locazione mensile più contenuta, andando di conseguenza a garantire un vantaggio all’inquilino, il quale sarà più facilitato nell’adempiere con puntualità ai propri doveri

È chiaro quindi come il canone concordato possa essere una soluzione utile ad avvicinare i desideri di locatori ed inquilini, anche se spesso questa formula è poco conosciuta

Affitto a canone concordato : come funziona?

 

In questo articolo verranno forniti tutti gli strumenti per chiarire il funzionamento della locazione a canone concordato

Canone concordato : dove si applica?

 

La locazione a canone concordato può essere applicata in tutti i Comuni d’Italia. Solo gli immobili siti nei Comuni ad alta densità abitativa potranno usufruire delle agevolazioni fiscali di riduzione della cedolare al 10% e di riduzione IMU del 25%

Dal 01.01.2020 tutti i Comuni d’Italia che non rientrano tra quelli ad alta densità abitativa possono applicare la locazione a canone concordato godendo del solo beneficio fiscale della riduzione dell’imposta IMU

Canone di locazione : come scegliere?

 

Affrontiamo ora l’aspetto del canone di locazione ; come molti di voi sapranno la locazione a canone concordato garantisce ampi vantaggi fiscali a patto che il canone di locazione richiesto dal proprietario non ecceda determinati limiti

Questi limiti sono delineati dagli Accordi locali territoriali. Ogni Comune ad alta densità abitativa possiede un proprio Accordo locale territoriale, la cui funzione sostanzialmente è quella di disciplinare gli aspetti pratici della locazione a canone concordato in un determinato territorio

In parole povere solamente consultando l’Accordo locale potremo scoprire entro quali valori potremo locare il nostro immobile godendo dei benefici fiscali previsti

In alternativa, a scanso di errori che potrebbero comportare la perdita di tutti i benefici fiscali previsti, è possibile rivolgersi ad una delle Associazioni firmatarie dei singoli Accordi locali, come Confabitare, delegando l’operazione di calcolo del canone di locazione a chi tratta quotidianamente queste tematiche

Durata del contratto : facciamo chiarezza

 

In molti pensano che la locazione a canone concordato sia solamente il canonico contratto definito “3+2”, ossia una durata iniziale di 3 anni al termine del quale il contratto di locazione si rinnoverà di altri due.

È corretto, ma c’è molto di più!

Partiamo subito dicendo che la durata di “3 anni + 2” è una durata standard, che può essere modificata in base alle esigenze delle parti. In particolare i primi 3 anni possono essere aumentati a 4, 5 o addirittura 6, a seconda delle necessità. Alla scadenza del primo periodo il contratto di locazione proseguirà con cadenza biennale, fino al momento in cui verrà disdetto da una delle due parti

Non dimentichiamoci però che il canone concordato disciplina anche la locazione di tipo transitorio e la locazione per studenti universitari;

La locazione di tipo transitorio permette alle parti di stipulare un contratto con durata compresa fra 1 e 18 mesi, a patto che siano rispettate delle ben precise casistiche

La locazione riservata agli studenti universitari, come suggerisce il termine stesso, è riservata a tutti gli iscritti ad un corso di laurea, ed ha una durata che varia da un minimo di 6 ad un massimo di 36 mesi

 

Forma del contratto : come si scrive un contratto di locazione a canone concordato?

 

 

È importante ricordare che tutti i contratti di locazione, ai sensi della Legge 431/98 e del D.M. 16.01.2017 devono seguire dei modelli ben precisi di contratto, che è possibile reperire in allegato al D.M. 16.01.2017, o in allegato ad ogni singolo Accordo locale territoriale

Attenzione: l’applicazione di una forma contrattuale difforme rispetto a quanto previsto dal D.M. potrebbe comportare la perdita dei benefici fiscali previsti

 

Abbiamo affrontato oggi una breve panoramica in tema di locazione a canone concordato.

In un prossimo appuntamento vedremo la differenza fra assistenza e attestazione, e gli obblighi previsti dal D.M. 16.01.2017

Per qualsiasi approfondimento sul tema Confabitare è a disposizione!